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L'isola che per fortuna ogni anno c'è

Ottobre 2023

Domenica 17 settembre scorso si è conclusa la 19esima kermesse de “L’Isola che c’è”, fiera delle economie solidali che si è svolta presso il parco comunale di Villaguardia (CO); una due giorni di eventi, presentazioni di prodotti, spettacoli, ristorazione, ecc., alla quale hanno partecipato numerosi espositori, e che quest’anno si è anche dotata dell’inedita “Piazza dei Bambini” con servizi a loro dedicati.

Nel nostro linguaggio è diventata invece di uso abbastanza comune la locuzione “L'isola che non c'è”, cioè il riferimento ad un luogo immaginario dove peraltro alberga il personaggio fantastico di  Peter Pan:  in pratica l’utilizzazione in chiave metaforica di un'utopia, di un ideale, supponendo che chi ne nega la possibilità di esistenza manca proprio di immaginazione.  L’affidarsi a questa suggestione fantasy potrebbe però spingere verso la ricerca di migliori risultati conseguibili anche nel mondo reale, avendo la piena consapevolezza che l’universo dove agisce il “bambino che non voleva crescere” è appunto immaginario, ma ciò non significa che non si possa comunque osare.   Uno degli slogan sessantottini più celebri andava proprio in questa direzione: “siate realisti, chiedete l’impossibile”, giacché se ci si limita nella vita a gestire soltanto l’ordinarietà, probabilmente non si raggiungerà nemmeno quel poco in più che sarebbe possibile conseguire.

La fiera “che c’è” davvero è promossa e organizzata dall’associazione “L'isola che c'è - Rete Comasca di Economia Solidale”, dal “Centro di Servizio per il Volontariato dell’Insubria” e dalla “Cooperativa Sociale Ecofficine”,  ed è stata messa in campo per quasi un ventennio nel mese di settembre  nella bella location verde del parco “G. Garibaldi” di Villaguardia, allo scopo di fare relazionare il variegato mondo del volontariato con il territorio, mettendo in rete le esperienze virtuose di economia sostenibile, accumulate dai soggetti più dinamici del corpus della solidarietà comasca.   È un’occasione  anche per fare sperimentazione, per attivare un laboratorio diffuso in grado di prefigurare progetti, idee, azioni, aventi un alto valore etico e solidale; promuovendo un consumo critico e consapevole; la sostenibilità ambientale e sociale; la valorizzazione dei territori; la partecipazione democratica e la centralità della persona; la promozione dei beni comuni.

È  un evento che invita a riflettere e a trovare vie d’uscita percorribili da quella “economia che uccide” così come l’ha definita Papa Francesco, cioè quella che non fa vivere, perché è l’economia delle enormi ricchezze di pochi; perché magari è una economia di guerra con il gigantesco business correlato della vendita di armamenti; perché è l’economia che ha come contropartita l’inquinamento e la distruzione della nostra “Casa comune”, la Terra,  il pianeta sul quale viviamo, insieme ed in relazione con la fauna e la flora.

I 150 espositori presenti si sono distribuiti nelle aree tematiche così denominate:  Ambiente, Artigianato, Cibo, Collaborare, Conoscere, Stare Bene e la nuova Piazza dei Bambini; l’entrata è stata anche quest’anno a pagamento allo scopo di coprire i costi organizzativi e di dare un contributo per il fondo di solidarietà del comune di Villaguardia; mentre gli spettacoli, dibattiti, concerti, laboratori per adulti e bambini; le degustazioni e tutte le altre animazioni realizzate all'interno della fiera oltre alla navetta di collegamento ai parcheggi, sono stati - come sempre - gratuiti.  

Non sono mancati i momenti di intrattenimento, di svago, di convivialità:  come l’angolo del baratto dove scambiare appunto giochi, libri e abiti per adulti; le lezioni gratuite di strumenti musicali; la creatività applicata ai materiali di riciclo; i giochi di una volta in legno a disposizione dei visitatori di tutte le età; la possibilità di una visita al Museo Etnografico situato in Villa Balestrini, oppure l’open day di pallacanestro al campo circolare a cura di GSV Villa Guardia.  Ma anche all’ Isola del Gusto la degustazione di piatti e hamburger vegani, crepes biologiche, birra artigianale; alla Casa dei Popoli uno spazio musica, d’incontro, di ristoro e bar, ed ancora al ristorante pietanze locali, bio e solidali ed equo-bar

Di particolare interesse sono stati i convegni che si sono svolti presso il Tendone Casa dei Popoli, il Palco Concerti Spazio Convegni, Villa Balestrini, dai titoli più che eloquenti:   “Traiettorie esistenziali - Riflessioni e dialoghi sull'Economia Solidale”, “Presentazione del libro “La nuova chiamata alle armi””“La sostenibilità delle imprese sul nostro territorio”,   “Il potere delle comunità solidali e competenti”“Turismo e sviluppo di comunità sostenibili”,   “Il macromondo delle microplastiche”,  il “Tavolo di chiusura e condivisione dei risultati del progetto Facilitazioni”,  l’ “Incontro tra organizzazioni locali sulla Cooperazione internazionale per la Pace”.   Testimonianze queste ultime che indicano inequivocabilmente che su certe tematiche cruciali c’è molto da dire e da dibattere, ma soprattutto c’è molto da fare…

Interessante è stato il dibattito concernente il “Tavolo di chiusura e condivisione dei risultati del progetto Facilitazioni”, relativo al panel “Sviluppo e consolidamento delle reti del Terzo settore: prospettive e sfide a Como e provincia”, al quale hanno partecipato Michele Bianchi (responsabile Terzo Settore Arci Como) presentando il suo libro “Cittadini ed enti costruttori di comunità” (ed. Angeli), Giulia Galera (Euricse), coordinati da Massimo Patrignani (Facilitazioni, Auser, Arci); progetto partecipato anche dalle Acli, e che ha permesso di collegare alcune esperienze del Terzo Settore della provincia di Como, nonché di abbozzare una prima stesura del regolamento dell’amministrazione condivisa con il comune del capoluogo lariano.   

Ovviamente, come ogni anno, era presente all’ “Isola che c’è” anche uno stand delle Acli, animato da diversi volontari/e, che hanno presentato ai visitatori le attività dell’associazione e delle strutture collaterali come l’Enaip, la Legaconsumatori, il Patronato, ed anche iniziative pensate proprio per l’occasione.  Una parte dello stand ad esempio è stata dedicata al “set fotografico”, che è diventato una bellissima occasione in cui i ragazzi del Servizio Civile Universale (SCU) hanno potuto coinvolgere tante persone, di tutte le età, proponendo loro di posare per una foto artistica oppure per un breve video.

Hanno partecipato oltre cinquanta persone che si sono divertite e raccontate. Veniva chiesto loro di illustrare l’ultimo libro letto, oppure quello preferito, comunque di un libro che consiglierebbero ad un pubblico giovane! Ne sono venuti fuori tanti video che verranno condivisi presto sui social. L’idea è venuta proprio ai ragazzi del SCU, e questo materiale fotografico verrà utilizzato nell’ambito degli incontri di promozione della lettura in Enaip Como, Bergamo e Mantova; si tratta del progetto “Amoreading” che coinvolgerà attivamente le Acli di Como in laboratori dedicati alla lettura, che verrà realizzato in questo anno scolastico e nel successivo.   Poi la presentazione del progetto “Famiglie sostenibili” promosso insieme ad altre associazioni, sul baratto, i giochi per bambini ed adulti, le letture a voce alta, gli spazi di formazione. Oppure la presentazione della guida “Costruire la pace – Vincere la crisi”, una interessante brochure pensata dalla Legaconsumatori di Como per le persone e le famiglie, con dettagliate riflessioni teoriche e consigli che ciascuno può mettere in pratica per un consumo critico, sostenibile e consapevole.   Ma anche l’iniziativa “Stampiamo paesaggi immaginari”, laboratorio che con timbri in gomma e tamponi colorati ha consentito di dare spazio alla fantasia e di creare luoghi esistenti soltanto sulla carta, arricchiti poi dall’immaginazione.

Sabato 16 e domenica 17 settembre scorsi all’ “Isola che c’è”, fiera dell’economia e delle relazioni solidali nel parco di Villa Guardia, si è ribadito un punto di vista “altro”, diverso dal paradigma tecnocratico di una crescita economica illimitata, di un essere umano che si immagina senza limiti, di una tecnologia al servizio di pochi che depaupera le risorse del pianeta restituendo un ambiente spesso malsano e degradato.  Si è proposto un ripensamento del potere concepito in una chiave maggiormente solidaristica, che trova una modalità di espressione nelle diverse forme dell’economia sostenibile e di comunità, non soltanto quindi rivolta al profitto. Nella promozione diciamo così, di una “economia ecologica”, intendendo con questa locuzione quanto coinvolge la produzione sostenibile, il commercio equo e solidale, i consumi consapevoli, gli investimenti con alto tasso di eticità; la conseguente dismissione dei combustibili fossili e delle attività dannose per il pianeta e per le persone, e che invece incentiva la allocazione di risorse nelle energie rinnovabili.  Perché ciò che accade in qualsiasi parte del mondo ha ripercussioni sull’intero pianeta: “tutto è collegato”, “tutto è interconnesso” e “nessuno si può salvare da solo”, è richiesto quindi a ciascuno di noi di fare la sua parte in una prospettiva di solidarietà e sostenibilità.

 

 

 

Andrea Rinaldo, già Consigliere Provinciale ACLI di Como